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Cashmere: le regole base per prendersene cura

Considerato uno dei capi più raffinati e di qualità il maglione in cashmere è un vero e proprio caposaldo del guardaroba di ogni gentleman.
Con il susseguirsi delle stagioni, l’accumulo compulsivo di capi d’abbigliamento è inevitabile. Un’ottica di riordino, evitando gli estremismi di Marie Kondo è spesso utile per ri-focalizzarsi sui capi essenziali e di qualità del proprio guardaroba. Tra questi, imprescindibile c’è il maglione in cashmere.
Per avere al meglio cura di questo indumento, abbiamo provato a rispondere alle più consuete domande inerenti al cashmere.

Perché il cashmere è così rinomato?

La lana viene raccolta attraverso la pettinatura manuale dal vello della capra del Kashmir, animale non troppo diffuso per via delle particolari condizioni climatiche di cui necessita per vivere. Il manto di questa capra è molto denso; la parte più sottile, fine e quindi pregiata è la peluria del sottomantello ovvero lo strato inferiore soffice e lanoso (anche chiamato duvet).
In sintesi questa fibra si contraddistingue per la sua morbidezza e la sensazione setosa al tatto; la leggerezza e l’eccellente capacità di isolamento, sia dal freddo che dal caldo.

Un trucco per capire se il cachemire è di qualità?

Oltre alla morbidezza, alla leggerezza, alla lucentezza del colore e alla trama molto fitta un piccolo trucco è quello di controllare il “ritorno a vita” vero e proprio sinonimo di qualità secondo Karl Spilhaus, presidente del Cashmere e Camel Hair Manufacturers Institute.
Per farlo basta stringere forte il maglione tra le mani e accertarsi che questo torni nella condizione iniziale in pochi minuti.

Il pilling è sinonimo di scarsa qualità?

Capita spesso che si verifichi l’antiestetico fenomeno del pilling. In realtà questo fenomeno non è indice di bassa qualità ma una caratteristica della morbidezza della fibra: in passato si verificava raramente in quanto si utilizzavano filati molto ritorti e quindi rigidi. Inoltre il pilling solitamente smette di crearsi dopo qualche lavaggio e può essere spazzolando la maglia con delicatezza con le apposite spazzole.

Come si rimuovono le pieghe da un maglione di cashmere?

È possibile utilizzare una spazzola a vapore o un ferro da stiro. In questo secondo caso, il consiglio è quello di impostare al minimo la temperatura e utilizzare un panno protettivo leggermente umido tra la piastra del ferro e il maglione.

Come si lava il cashmere?

È preferibile optare per il lavaggio a mano con una piccola quantità di detergente delicato, meglio se specifico per il cashmere.
Essenziale è evitare di strizzare e torcere il capo: meglio premere delicatamente per favorire l’uscita dell’acqua dalle fibre (arrotolarlo in un asciugamano può essere d’aiuto).
L’asciugatura, va fatta su un piano orizzontale, lontano da fonti di calore dirette.

Il perfetto storage?

Una volta lavato e asciugato il maglione di cashmere può essere riposto nell’armadio in una busta di plastica non ermetica (questa fibra naturale ha bisogno di respirare) magari con delle palline di legno di cedro o di canfora all’interno per tenere le tarme lontane.

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