Nonostante sia un capo base in ogni guardaroba maschile, non è così scontato saper riconoscere un tessuto denim di qualità.
Scopri i nostri consigli per scegliere dei jeans maschili dallo stile e dalla qualità impeccabile.
Il valore di un denim è sicuramente determinato da queste caratteristiche: Qualità del tessuto; Grammatura; Tipo di colorante usato – Lavaggi e trattamenti post tessitura; Qualità e il caratteristiche dei dettagli.
Qualità del tessuto denim
La prima operazione per riconoscere un jeans di qualità è guardare con attenzione il suo tessuto.
Il denim è un tessuto a trama saia a 3 fili: 2 in trama e 1 in ordito. La trama è sempre bianca mentre l’ordito è tinto in blu indaco. Quando si parla di tessuto right hand e left hand, invece, si indica il verso della diagonale del tessuto: il right hand è più corposo mentre il left hand è più morbido.
Curiosità:
Conosci la tela ring? È un tipo di filatura utilizzato per realizzare una tela particolarmente ricercata. La spola del telaio a navetta subisce delle torsioni durante la tessitura a velocità irregolari tali da creare delle piccole irregolarità e formando dei piccoli nodi tipici di questo tipo di tela. Questo rende la tela di pregio e di particolare fascino.
Tipo di colorante usato – Lavaggi e trattamenti post tessitura
Nonostante la maggior parte dei brand per convenienza e praticità utilizzino coloranti sintetici, un denim premium è realizzato esclusivamente con coloranti naturali, a base organica.
I trattamenti post-tessitura invece vanno a modificare l’aspetto originale, conferendo al tessuto denim caratteristiche e peculiarità differenti.
L’intensità del “lavaggio” ad esempio determina lo stile e la sfumatura della tintura. Esistono tantissimi tipologie di lavaggi e finissaggi: Raw (in realtà questa tipologia non è un vero lavaggio ma la sua assenza; il tessuto è impiegato allo stato grezzo); bleaching, Sandblasting (nel corso del lavaggio i capi vengono trattati con sabbia sparata ad alta pressione per conferirgli un aspetto già “vissuto”); Bleaching (trattamento di decolorazione realizzato con un agente chimico) e tanti altri.

Grammatura del denim
Il peso, ovvero il numero di fili utilizzati nel tessuto della tela, è una caratteristica fondamentale da ricercare in un buon jeans e si misura in once. Ecco la lista dei vari pesi del denim:
- 7-8 once: denim usato principalmente in camiceria
- 9-10 once: denim utilizzato principalmente per capi estivi
- 11-12 once: oggi il più richiesto grazie alle caratteristiche di morbidezza e confort (spesso unito all’elastan diventa particolarmente indicato per la realizzazione di capi slim fit ma estremamente confort)
- 13-14 once: è il peso originale del denim
- 19-21 once: il massimo della grammatura dei denim (particolarmente difficile da trovare ma ricercato dai veri appassionati di denim)
Curiosità:
il peso della prima tela denim era di 15 once.
Qualità e il caratteristiche dei dettagli
Come per ogni capo i dettagli fanno la differenza. Un esempio di dettaglio sinonimo di qualità è la cimosa.
Il denim cimosato o selvage denim è prodotto da pezze di altezza 70 cm. La cimosa è il “bordo esterno” del tessuto che percorre tutta la lunghezza della pezza e il suo compito è quello di impedire il “disfacimento” del pantalone. Ecco perché la cimosa non è un vezzo di stile ma una caratteristica che effettivamente determina o meno la qualità di un jeans.
Curiosità:
nella nostra boutique Eredi Chiarini di via Porta Rossa 33/red abbiamo una stanza totalmente dedicata al denim. L’obiettivo è quello di offrire un’ampissima selezione dei migliori brand di denim, anche del Made in Italy.
Tra questi, ad esempio, Care Label è un brand italiano che realizza dei jeans cimosati con vecchi telai originali degli anni 50. Il loro denim è un twill 3/1 right e 100% cotone, del peso di 12 once per yard quadrata (pari a 420 grammi per metro quadro) ordito in indaco virante al rosso; mentre la loro cimosa rossa e blu, colori simbolo di Care Label, è realizzata con otto fili per colore più tre fili bianchi per lato.