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Alessandro Matteini è il nostro secondo Real Gentleman. Scrittore per passione, all’uscita del suo ultimo libro “C’era una volta a Tokyo” ci ha raccontato come è nata la sua meravigliosa passione per la scrittura, regalandoci dei piccoli aneddoti.
Alessandro Matteini, fiorentino DOC e imprenditore di successo. Come mai ha iniziato a scrivere gialli?
Vi ringrazio per avermi definito un imprenditore di successo credo di essere tutto sommato solo un normale immobiliarista dotato di un certo buon senso. Venendo al motivo della mia scelta in realtà avevo sempre avuto il desiderio di scrivere gialli ma il tempo a disposizione non era molto; non mi vergogno a dire che ho avuto il tempo di dedicarmi alla scrittura a causa di una situazione lavorativa un po’ stagnante durante la quale mi sono esclusivamente dedicato all’ordinaria amministrazione; ultimamente purtroppo o per fortuna (lo dirà il tempo) le cose sono cambiate.
Qual è il personaggio che ha più passione nel “ben vestire” in “C’era una volta a Tokyo”?
Il giapponese Sato Yoschida è sicuramente l’uomo che ha più passione nel vestire nel mio romanzo.
C’è un personaggio dei suoi libri al quale è particolarmente legato?
Direi a pari merito Sato Yoschida e Raul Di Santo.
E a proposito di sentimentalismi… ci racconti qual è il suo posto preferito a Firenze
È difficile fare una scelta di questo genere perché Firenze ha moltissimi posti meravigliosi ma se proprio devo scegliere direi sicuramente la vista che si gode di Firenze da Pian dei Giullari.
Lei che è un cliente storico “Eredi Chiarini” ha un’ aneddoto da raccontarci avvenuto in negozio?
Molti anni or sono Andrea Chiarini, un caro amico purtroppo prematuramente scomparso, mi consigliò un paio di scarpe molto particolari ad un ottimo prezzo. Le acquistai poco convinto. Le ho ancora e tutte le volte che le guardo penso a lui ed alla sua competenza e passione.
Un’ultima domanda… ci sarà un terzo romanzo?
Mi piacerebbe molto ma al momento sono a corto di ispirazione, chissa…